La manicure ha una storia antica. Già ai tempi dell’antica Mesopotamia circolavano “vernici speciali” per unghie che gli uomini di ceto alto usavano per distinguersi dal popolo e identificare la casata di appartenenza. Nell’antico Egitto, dove la cosmesi e la cura del corpo ebbero un ruolo sociale e culturale, il colore fu il vero protagonista sulle mani delle donne nobili fu il rosso. Sicuramente il ‘900 è stato il secolo che ha cambiato la vita e il quotidiano dell’uomo moderno, grazie all’avvento di moderne tecnologie che hanno contribuito a trasformare le nostre abitudini. Il settore del nails oggi è un mercato in continua crescita e in espansione, come dimostrano i dati presentati da Cosmetica Italia.
Ripercorriamo mode, tendenze e stili, che hanno segnato la storia della manicure ricordando Michelle Menard, colei a cui dobbiamo l’invenzione degli smalti moderni e ricchi di colore.
Anni ’20: unghia a mandorla e Moon Manicure
Negli anni 20’ la cultura europea è in fermento e le donne iniziano a esprimere il loro ruolo nella società, che sempre più le vede protagoniste. La forma dell’unghia si presenta a mandorla e molto allungata. Spopola la Moon Manicure che vede la punta di una colorazione chiara, mentre il letto delle unghie è laccato con colori forti come il rosso carminio e l’amaranto.
Anni ’30: Ruffian manicure
La colorazione per la manicure degli anni ’30 è una palette che oggi considereremmo classica: bianco per la punta e la lunula, rosso rubino (in finitura lucida) per il resto dell’unghia, come diverse foto di Cosmopolitan Magazine del 1936 ci mostrano. Nascono proprio negli anni ’30 gli smalti Revlon e le unghie artificiali grazie all’intuito di un dentista.
CND “Una manicure semplice, elegante ed estremamente versatile perché può essere realizzata accostando nuance diverse e creando molteplici abbinamenti di colore. Per chi desidera osare il consiglio è puntare su colori che creano contrasti originali e inediti. Per la sfilata Moschino CND ha proposto la manicure stile Ruffian in una versione soft effetto nude, che esaltava lunghezza e forma dell’unghia. Una versione attuale della Ruffian Manicure prevede l’inserimento di strass, glitter o swarovsky in corrispondenza della lunula o della smile line. E’ possibile proporre variazioni sul tema anche giocando con forme geometriche, facili da realizzare, per ridefinire sia la lunula che la punta, con colori a contrasto.” Libera Ciccomascolo, Presidente Ladybird House
Anni ’40: Due mondi opposti
Negli anni ’40 la moda si divide in due sfere: il mondo patinato e “divino” dello spettacolo, dove la dive del grande schermo come Rita Hayworth, indossano smalti rossi intensi super lucidi su unghie lunghissime; il mondo “terreno”, quello della quotidianità che vive la dura realtà della guerra. Qui le donne portavano unghie molto corte e ovali con nuance più naturali.
Anni ’50: Marilyn Monroe: icona di stile
Gli anni 50’ sono gli anni di Marilyn Monroe e della ricostruzione in acrilico inventata da Fred Slack. Il trend vede sulle mani delle donne unghie color rosso, declinato in nuances leggermente più scure o aranciate, dove in alcuni casi appare il finish perlato e oro pallido. La forma rimane un ovale estremamente allungato detto a squoval, ovvero con gli angoli esterni leggermente squadrati. La prima a portare una forma a squoval fu Cher, che aveva richiesto qualcosa di “diverso”.
FABY LINE “Gli anni ‘50 sono il decennio del Rock’n’roll, dei jeans, delle pin-up e dei primi bichini. Le case produttrici americane di prodotti per unghie presentano al mercato lacche più resistenti e colori più brillanti. Il protagonista è il colore Rosso, in tutte le sue tonalità e celebrato dalle più grandi star di Hollywood come Audry Hepburn, Elisabeth Taylor, Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Marilyn Monroe. Faby, la linea di smalti dal design tutto italiano, si è ispirata alle grandi dive degli anni ’50 per la nuova collezione Faby Reds. Una collezione dedicata al colore Rosso nelle sue più eleganti e ardite sfumature, per una donna classica ma di grande carattere, perché tutti gli smalti Faby hanno una sua storia che rende omaggio ai ricordi, al cinema, ai viaggi e alle favole. Ogni rosso, nella collezione Faby Reds è espressione di stile.” Fabiana Viale, Presidente Faby Line
Anni ’60: Ritorno al naturale
Dimenticati gli estremi rossi e le forme allungate, negli anni 60’ le mani delle donne optano per manicure neutre, contrapposte a un trucco occhi piuttosto marcato. Nel 1962 Dior, già importante casa di moda, debutta nel mondo del nails, presentando la sua collezione sulle mani delle donne più belle del mondo.
ESTROSA “Gli anni ’60 rappresentano una vera e propria rivoluzione in campo estetico, il fascino per i colori dai toni tenui/pastellati, scavalcano i dogmi imposti fino a quel momento. Le nuove correnti di pensiero hanno un sapore di libertà, le donne tornano ad avere unghie con forma naturale e arrotondata, lasciando al passato il canonico colore rosso. I mitici ’60 sono per Estrosa femminilità e raffinatezza, da sempre filosofia del nostro brand, sofisticata eleganza priva di eccessi. Estrosa interpreta il mood sixties firmando la prima campagna con un nude raffinatissimo su unghie forti e sane dalla manicure perfetta. La forma morbida e arrotondata, sulle unghie il mitico smalto gel per tre settimane di perfezione.” Greta Mancinelli, Master educator Estrosa
Anni ’70: French manicure
Arriva la svolta: Jeff Pink, fondatore di Orly, inventa la french manicure, un’unghia color porcellana con la punta o bordo libero di colore bianco, colorazione che si poteva ottenere anche con una speciale matita.
ORLY “Lo stile French Manicure è sinonimo di femminilità ed eleganza. Uno stile ispirato alle necessità del mondo del cinema di Hollywood che desiderava una manicure che facilmente si adattasse ai costumi di scena. Uno look intramontabile, che ha saputo evolversi e modernizzarsi, senza mai passare di moda e risultando impeccabile in tutte le occasioni. L’evoluzione della french manicure ha visto la possibilità di giocare con forme diverse, come nel caso dello stile french reverse, e con il colore. Oltre a una versione classica declinata in nuance nude o delicate ci si può sbizzarrire con accostamenti di tonalità chiaro-scure, multicolore o tono su tono. Inoltre è possibile diversificare anche il finish e abbinare al crème effetti matte, glitter o shimmer.”
Libera Ciccomascolo, Presidente Ladybird House
Anni ’80: Colore e follia
In questo decennio domina il colore: tinte fluo in finiture lucide o sheer, french manicure colorate, disegni che richiamano le trame degli abiti indossati, dalla forma squoval ripresa dagli anni ‘50. Inoltre, nascono le finte unghie adesive, facili e immediate da indossare. La musa ispiratrice è Madonna, icona di stile tra genio e follia, tra colori al neon e forme ardite. Sono questi gli anni dell’acrilico, per una manicure resistente e duratura.
OPI “Siamo negli anni ‘80 e le unghie lunghe come artigli sono di moda tra le celebrities di Hollywood. È il 1987 quando OPI entra nel mondo del colore. Sono gli anni in cui le donne amano cambiare il loro look e il colore delle unghie diventa un mezzo potente per esprimersi. Anni in cui la donna potrebbe cambiare non solo il suo aspetto ma la sua intera prospettiva, la sua individualità, i suoi stati d’animo, i suoi stili in evoluzione, le sue aspirazioni di bellezza. Opi crea OPI Nail Lacquer, colori dai nomi indimenticabili ed eccentrici e contribuisce ad elevare l’intera esperienza del colore delle unghie. Grazie alla sua ricca pigmentazione e alla straordinaria lucentezza, i colori OPI Nail Lacquer portano un’aura di eleganza, lusso e un soffio glamour.”
Beatrice Berchi, Direttore marketing e formazione Sifarma
Anni ’90: Benvenuta Nail Art!
La mani delle donne si trasformano in vere e proprio opere d’arte. In questi anni abbiamo l’esplosione della forma squadrata e la manicure diventa molto grunge e hip hop, grazie a grandi nomi del panorama musicale americano, come Miss Eliot e Lil’Kim, che indossano nail art ardite e modellate con ricostruzioni in acrilico e punte aerografate. Ovviamente il panorama del nails presenta diversi trend: se la donna più giovane si rifà alla cultura street, dall’altra parte prende vita una nuova musa: Uma Thurman e la sua manicure del 1994 in Pulp Fiction. Lo smalto indossato è Rouge Noir di Chanel, applicato con una sfumatura sofisticata che diventerà leggenda e ispirazione per molte nail art negli anni successivi.
GELISH “Gli anni ‘90, con la loro visione dualista di stile manicure, rivelano il diritto delle donne di seguire il proprio gusto attraverso scelte ardite e fuori dal coro come nails art dallo stile stravagante e unico caratterizzate da colori forti e decorazioni fino ad allora mai viste. Negli anni ’90 la donna sa osare e vuole rendersi unica dando voce al suo essere. Dare voce all’unicità di ogni donna e proporre categorie di prodotto in grado di rispondere a scelte di stile ed esigenze è la mission Gelish®! Gelish® rivoluziona e reinterpreta gli anni ‘90 dando vita a una nuova categoria di prodotto che racchiude il meglio dei due sistemi vigenti Acrilico e Gel: Gelish Polygel™. La ricostruzione unghie diventa leggera, forte e facile da realizzare.”
Eleonora Bortoletto, Educator Manager Aboutluxe
Anni 2000: lo stamping
Nei primi anni del 2000 fa la sua comparsa nel settore del nails la tecnica dello stamping: disegni molto elaborati vengono “impressi” sulle unghie attraverso un set di timbri, stencil metallici e smalti ideati proprio per questa tecnica. Regina delle unghie dorate è stata Beyonce, che in più di un’occasione ha sfoggiato nail art molto glamour ed estremamente brillanti.