“Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire” disse la grande scrittrice Anna Magnani a un suo truccatore che voleva correggerle i segni sul viso.
Le rughe raccontano di noi e del nostro vissuto. Addirittura, nella medicina orientale, secondo il principio Yin e Yang, nei cinque principi diagnostici sono compresi anche lo studio del viso e la disposizione delle rughe, che rientrano nell’osservazione insieme al colore della pelle, alla postura, al peso corporeo dell’individuo, al modo di camminare e altro ancora. Per poter effettuare seriamente una diagnosi, ma anche per capire chi abbiamo di fronte sulla base dei suoi tratti somatici, ci vogliono studio e allenamento. Qui vi diamo solo qualche idea, qualche elemento iniziale che vi può essere utile, ben sapendo che l’argomento non può essere esaurito in poche pagine.
Il viso e le rughe
Secondo la medicina tradizionale cinese le rughe compaiono in punti ben precisi (che corrispondono a quelli dell’agopuntura) e – oltre ad essere anche la spia di eventuali disfunzioni dell’organismo – nascono dopo una sofferenza interiore, una prova, un dolore che si sono fatti strada attraverso un’apertura che dall’interno sboccia sulla pelle, nella superficie più esterna. Certo, la medicina e chirurgia estetica hanno compiuto passi da gigante e sono in grado di nasconderle, ma in realtà possono celare solo l’espressione esterna e non la causa che le hanno procurate…
Imparare a conoscere le rughe significa quindi imparare a conoscere un po’ meglio se stessi, per giungere alla radice del problema e risolverlo interiormente, oltre che esteriormente. Nel Huangdi Neijing , il più antico trattato medico cinese, si dice infatti che “le ossa sono le travi alle quali si attaccano i tendini, i muscoli sono le pareti, la pelle e la carne sono l’intonaco che ne consolida la struttura, i peli e i capelli sono gli ornamenti”. I segni del viso sono espressioni Yin e Yang. La direzione verticale è Yin, mentre quella orizzontale è Yang. Le rughe, inoltre, nascono e si sviluppano attraverso le linee dei meridiani attraverso cui circola il Qi, l’energia vitale. Esistono dodici meridiani principali, bilaterali, che corrispondono ai dodici organi in cui viene suddiviso l’organismo e che raggruppano tutte le funzioni del corpo: sei di questi sono Yin e gli altri sono Yang. I meridiani non sono isolati, ma si influenzano gli uni con gli altri.
Indicazioni generali
Le rughe orizzontali sulla fronte significano grande attività mentale, quelle verticali rappresentano un eccesso di cibo. Due rughe verticali tra gli occhi indicano disturbi al fegato e irritabilità. Rughe appena sotto gli occhi (le occhiaie) parlano di un’assunzione eccessiva di liquidi con probabili problemi renali. Se invece sono più in basso, significa che vi sono disturbi all’intestino ed eccesso di cibo. Le rughe sulla punta del naso avvertono di fare attenzione al cuore. Una ruga un po’ inclinata tra naso e labbro superiore indica disturbi alle ovaie o in generale agli organi femminili, ma anche disturbi della sessualità.
Rughe intorno agli occhi
Proprio sotto l’occhio, sulla verticale della pupilla, c’è il Punto 1 dello stomaco. Si chiama “vaso di lacrime”. A questo Punto sono legati pensieri tristi, numerosi dispiaceri, impossibilità nel parlare, mancanza di chiarezza nella visione ma anche dolori agli occhi, eccessiva lacrimazione e spasmi alle palpebre che spesso determinano le “occhiaie”.
Le cosiddette “zampe di gallina”, le rughette agli angoli esterni degli occhi, partono dal Punto 1 della vescicola biliare e sono legate al mal di testa, agli occhi doloranti e alla congiuntivite, ma significano anche che, a furia di giocare con il sesso opposto o al contrario di aver desiderato di giocarci e aver rinunciato per pudore, per dovere o per amore, si sono impressi dei segni sul volto. Una ruga che parte dall’interno del sopracciglio destro e arriva all’attaccatura dell’occhio è sul meridiano della vescica e caratterizza una persona con vista acuta nei confronti degli altri e della vita sociale, ma indica anche sensibilità emotiva, disturbi intestinali sovreccitazione e tendenza a incanalarsi verso un unico scopo (vescica = decisione-volontà, concentrazione), quello di vedere e comprendere.
La stessa ruga sul lato sinistro del viso significa grande attenzione all’Io, con tendenza a depressione e a gengive infiammate per mancanza di autodifesa. Due righe dritte verso la fronte che partono dagli angoli interni delle sopracciglia indicano un eccesso di Yang, con probabili conseguenze sul fegato. La tensione nervosa è influenzata e indirizzata negativamente dagli avvenimenti esterni, che vengono assimilati male e disturbano le decisioni. Un’unica riga che nasce a metà delle sopracciglia (la zona del “terzo occhio”) indica che l’autorità non è facile da padroneggiare: la si vorrebbe molto ferma e decisa per essere gratificati dal sentirsi potenti ed efficienti; quando non ci si riesce, si soffre di una sensazione di impotenza che procura anche crampi e spasmi.