Di Luca Pasquero
Chi fa che cosa per avere un ambiente di lavoro sicuro
Ogni impresa deve gestire i rischi tipici dell’attività e quelli, più generici, che possono causare danni ai lavoratori.
Importante, a questo scopo, capire esattamente quali sono i “ruoli della sicurezza” e quali sono le responsabilità in capo a ciascuno. Anche se l’azienda è costituita da solo due persone (che possono essere due soci, oppure un titolare e un addetto anche con contratto part-time o di collaborazione), per la legge è obbligatorio porre in essere tutti gli accorgimenti necessari per garantire la massima sicurezza. Il D. Lgs. 81/08 indica che “la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro deve essere il risultato concertato di più azioni svolte da una molteplicità di soggetti, lavoratori compresi, nell’ambito dell’organizzazione aziendale”.
Un lavoro di squadra
Il datore di lavoro ha la completa responsabilità delle attività e delle relative misure di sicurezza. Deve redigere il “Documento di Valutazione dei Rischi” (o farlo realizzare da società specializzata ricordando però che rimane sempre lui il responsabile del documento), programmare le misure di prevenzione e protezione, individuare i Dispositivi di Protezione Individuale per il personale, provvedere alla formazione dei lavoratori sui rischi specifici e sulle misure di sicurezza da adottare. Deve inoltre nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico competente e i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di gestione delle emergenze.
Il Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione (RSPP) è la figura centrale in materia di sicurezza e salute, e collabora con il datore di lavoro per l’individuazione dei fattori di rischio e delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro. L’RSPP contribuisce a elaborare le misure preventive e protettive necessarie all’impresa e fornisce ai lavoratori le informazioni relative ai rischi per la sicurezza e la salute presenti nell’attività,
tanto importanti soprattutto in questo periodo post Covid-19. È infatti l’RSPP la figura di riferimento per l’adeguamento della struttura alle normative vigenti in materia di distanziamento, presidi di sicurezza, ecc….
La legge dà la possibilità, per le imprese con un massimo di 30 addetti, di far coincidere l’RSPP con il titolare dell’azienda, ma può anche essere nominato un RSPP “esterno”, cioè un terzo che viene delegato e che prende in carico tutti gli oneri e le incombenze previste dalla legge.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è invece la figura che collabora con l’RSPP e il datore di lavoro alla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi e all’individuazione dei fattori di rischio dell’impresa, adoperandosi per fornire ai lavoratori informazioni utili al fine di garantire la sicurezza nell’ambiente di lavoro. L’RLS vigila inoltre sugli adempimenti messi in atto e si fa portavoce di eventuali azioni correttive/ migliorative. Riguardo al Responsabile Antincendio si tratta di una figura fondamentale che deve partecipare a un apposito corso e che vigila sulla corretta disposizione e manutenzione degli estintori, oltre a dover intervenire in caso di emergenza.
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Relativamente invece al Responsabile del Primo Soccorso, l’addetto nominato – che deve seguire un corso di 8/12 ore di cui almeno 4 di prova pratica – deve non solo tenere in perfetta efficienza, completezza e adeguatezza la cassetta di pronto soccorso, ma anche agire in caso di necessità. Ecco perché la persona nominata per questo ruolo deve avere buone doti di prontezza e sangue freddo.
Un’ultima figura che, come le precedenti, deve essere nominata e indicata all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi è il Medico Competente, che effettua i controlli medici periodici richiesti per il tipo di attività. Nel caso dei centri estetici, dove è presente il rischio chimico, è necessario provvedere ai controlli secondo quanto stabilisce la norma.