Di Umberto Borellini
Dai consigli di skincare e mae-up dedicati alle più giovani, alla protezione (solare naturalmente, ma anche da un possibile contagio) fino alla forma perfetta
“ACQUA E SAPONE”: SOLO PER LE MANI?
Di sapone non si muore… anzi! Si è visto che si sopravvive al coronavirus, vista la sua capacità purificante e risolutiva nell’igiene delle mani (soprattutto con l’acqua calda). Il sapone infatti è costituito da molecole anfifiliche, ovvero che possiedono un’estremità (la testa) idrofila e l’altra (la coda) lipofila, cioè simile ai grassi. I virus sono come “sfere di grasso di dimensioni nanometriche”, che il sapone annienta: un’estremità della molecola di sapone – quella attratta dal grasso e respinta dall’acqua – si fa strada nello strato di grasso e proteine del virus. E dato che i legami chimici che tengono insieme il virus non sono poi così forti, questa intrusione è sufficiente per disintegrarlo. Inoltre il sapone si produce con oli e grassi che lo riconoscono affine…
Importante è che l’operazione duri almeno 20 secondi poiché la pelle non è liscia, e ci vuole tempo affinché il sapone penetri in tutte le piccole pieghe e demolisca i virus che si nascondono all’interno. Insomma il nostro vecchio sapone usa il tensioattivo presente nella sua struttura come “una spada per ferire a morte il nemico”. In conclusione direi: via libera all’utilizzo del sapone per le mani (e per i piedi), un po’ meno per viso e parti intime dove il pH alcalino dei saponi potrebbe alterare l’equilibrio idro-acido lipidico delle zone.
PROTEZIONE CUTANEA SIGNIFICA SOLTANTO: MELANINA.
La melanina è una proteina che ha la funzione di proteggere la cute dai raggi UV e per farlo colora la pelle, abbronzandola. La melanina viene prodotta negli strati più profondi dell’epidermide in particolari cellule chiamate melanociti, che la cedono gradualmente agli strati superiori della pelle. In realtà dovremmo parlare al plurale, infatti le melanine sono diverse e sono divise in due gruppi principali: le Eumelanine, scure, tendenti al marrone e al nero; e le Feomelanine che invece tendono al rossogiallo. Entrambe derivano dall’aminoacido Tirosina ma le prime proteggono dagli UV, mentre le seconde ne sono incapaci. Non a caso sono le persone con feomelanina a presentare maggior incidenza di melanomi (tumori della pelle).
La melanina – quella buona – è dunque in grado di trasformare l’energia, assorbendo fotoni, elettroni, radicali liberi e ROS (reactive oxygene species), contribuendo anche alla termoregolazione cutanea. Ma protezione cutanea non significa soltanto melanina: infatti, la cute è in grado di produrre anche altre sostanze complementari che la proteggono dagli UV. Oltre al pigmento melaninico, anche il sebo contribuisce alla protezione, in particolare due suoi importanti componenti: lo squalene e gli acidi grassi poli insaturi.
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LA PELLE GRASSA A TENDENZA ACNEICA VA IDRATATA POCO.
Sicuramente, grazie alla maggiore quantità di sebo presente sulla superficie della pelle, viene mantenuto un alto grado di idratazione cutanea. Ricordiamo però che i trattamenti idratanti devono avere inizio con la corretta detersione, primo atto cosmetico fondamentale per mantenere la pelle in buono stato. Mai come in questo periodo la detersione deve essere sebosimile e dermoaffine: pochi schiumogeni che producono un impoverimento del naturale film idrolipidico, molti oli e latti detergenti che emulsionano le impurità con delicatezza.
Ci penseranno poi sole e salsedine ad assorbire e purificare, almeno temporaneamente, le pelli sofferenti e impure (soprattutto delle adolescenti in zona pubertà).
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TUTTI I TRATTAMENTI/LE MASCHERE ALL’ARGILLA SVOLGONO AZIONE PURIFICANTE.
Ci sono vari tipi di argille, e il tipo di roccia da cui derivano ne determina le caratteristiche. Argilla bianca (caolino), gialla, rossa, verde, rasshoul… tutte hanno in comune un alto potere assorbente. Le argille sono preparate secondo una differente granulometria: macinata grossa, macinata fine e ventilata. Soprattutto quella fine e ventilata possono
essere considerate dei veri e propri “setacci molecolari”, in virtù della loro struttura micro-porosa. Le argille possono essere poi arricchite con oli vegetali in caso di pelli estremamente secche (anche le pelli grasse possono presentare zone particolarmente alipiche!) e con oli essenziali dalle varie virtù dermopurificanti (ad esempio: lavanda e rosmarino).