Di Antonino Di Pietro
Splendente, vitale, perfettamente liscia: la nostra pelle la vorremmo vedere sempre così. Per questo quando i segni d’espressione diventano vere rughe, quando appaiono i primi rilassamenti, non la riconosciamo più.
È il momento di intervenire, in maniera del tutto naturale. Così come molte persone fanno ginnastica o body building per mantenere tonici e in forma i muscoli del corpo, lo stesso si può fare con quelli del viso. Il viso sarà quindi un valido supporto per la pelle, che rimane ben distesa e non presenta rughe. La ginnastica facciale non serve solo a rassodare i muscoli ma anche a drenare i liquidi che ristagnano in eccesso. Ecco perché dopo poche settimane si ha un dimagrimento del viso, oltre a una maggiore tonicità. Ogni momento è buono per iniziare un training di ginnastica facciale. Tuttavia l’autunno – come spesso accade – è il momento in cui si decide di fare qualcosa per il proprio aspetto, dato che nella memoria è ancora vivo il ricordo del benessere estivo e non ci si arrende all’idea di affrontare un lungo inverno grigio. Ecco perché molte persone preferiscono iniziare questo genere di esercizi di cura del proprio aspetto esteriore in questa stagione.
Perché si formano le rughe?
Con il passare del tempo, la capacità di rinnovamento della pelle diminuisce. Fino ai 20 anni vengono prodotte tante cellule quante se ne distruggono; poi l’acido ialuronico, il collagene e l’elastina, che garantiscono idratazione, elasticità e compattezza, diminuiscono gradualmente ed ecco che la pelle comincia a raggrinzire. Verso i 25 anni si formano le prime rughe d’espressione, conseguenza della naturale mimica del volto. Segni che via via diventano più evidenti. Ma oltre all’invecchiamento fisiologico, sulla giovinezza della pelle influisce per il 60%, il patrimonio genetico, ossia la predisposizione, e per il 40% i fattori individuali e ambientali. A peggiorare la situazione, poi, il fumo, l’alcol, un’alimentazione errata o l’eccesso di raggi ultravioletti. Intorno ai 50 anni arriva la menopausa e il corpo di una donna subisce profonde modificazioni. In questa fase le rughe si accentuano e si infittiscono per il calo degli estrogeni. Il derma perde velocemente soprattutto collagene (circa il 2% all’anno), la proteina che dà spessore ed elasticità alla pelle, che diventa così più sottile perdendo tono e turgore. Palpebre, guance e sottomento appaiono allora più rilassati. Altro effetto tipico della menopausa è la secchezza: si riduce la concentrazione estrogenica e le ghiandole sebacee producono meno sebo che influisce poi sulla capacità di difesa della pelle all’ambiente. Per eliminare le rughe esistono numerose tecniche dermatologiche, più o meno invasive a seconda della profondità e della localizzazione delle rughe stesse. I prodotti cosmetici non fanno “miracoli” e non le “cancellano” perché le rughe sono espressione di un cambiamento profondo del derma che si destruttura e si assottiglia. Possono però attenuarle creando giochi di luce, assicurando una buona idratazione che dà un colorito più luminoso e stimolando la rigenerazione cellulare.
Le rughe sulla fronte
Le rughe della fronte sono quelle che appaiono per prime, già intorno ai 25-30 anni, in conseguenza della naturale mimica facciale: aggrottando le sopracciglia e corrugando la fronte. Man mano i segni diventano poi sempre più evidenti, fino a diventare veri e propri solchi. A questo stato si aggiungono delle micro-rughe causate dal fisiologico cedimento e perdita di elasticità e plasticità della pelle dovuta alla costituzione naturale o comportamenti errati o trascuratezza. Nella gran parte dei casi, però, sono il risultato di un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, principale responsabile dell’invecchiamento precoce. Queste rughe possono anche essere anche la conseguenza di un’attività emotiva intensa e comparire perciò anche nei volti di persone ancora giovani. Verso i 50 anni, in più, oltre alle rughe di senescenza, sulla fronte tendono a formarsi le sleeping lines, ovvero i segni dovuti alla posizione assunta durante il sonno.
Come combatterle con la ginnastica facciale.
Alcuni piccoli esercizi da svolgere quotidianamente consentono di tonificare la muscolatura del viso, migliorando la situazione, con risultati già dopo un mese. 1. Alzate le sopracciglia, come per voler esprimere meraviglia, senza però corrugare la fronte in modo eccessivo. Per effettuare questo esercizio, dovete appoggiare gli indici delle mani sulle sopracciglia, creando un lieve contrasto di elevazione. Eseguite 3 serie da 10. 2. Aggrottate le sopracciglia, come se doveste esprimere rancore o contrarietà. Appoggiate contemporaneamente gli indici nello spazio sottostante le sopracciglia per contrastare il movimento. Anche in questo caso, si eseguono 3 serie da 10. Per prevenire queste rughe ottima è l’applicazione di sieri rigeneranti con Fospidina o creme con microsfere di acido ialuronico, da abbinare all’azione sistemica di un integratore per la pelle con biotina o muscolare con vitamina D3 ed estratto di salice.
Le rughe di collo e décolleté La sindrome “Tech Neck” è un disturbo connesso
all’uso smodato di dispositivi tecnologici come smartphone e tablet che condizionano la postura della parte superiore del corpo: mento, collo e spalle. La postura tipica che si tende ad assumere mentre si guardano i dispositivi mobile – ovvero piegando il collo rispetto alla linea dello sguardo -potrebbe infatti causare l’insorgere prematuro di rughe del collo e décolleté. A evidenziarlo è stato uno studio dermatologico condotto presso The London Clinic, dal quale è emerso che la flessione frequente necessaria per controllare il display conduce a un rilassamento dei tessuti dell’area compresa tra la parte inferiore del viso e la linea delle clavicole, generando i segni visibili definiti appunto come “Tech Neck”. La sindrome Tech Neck può avere anche altri effetti indesiderati oltre le rughe di collo, décolleté e seno. Primo tra tutti è l’affaticamento visivo. Dopo 8 ore al computer non perdiamo neanche due minuti e ci attacchiamo allo smartphone, dove lo schermo è più piccolo e necessita di uno sforzo ulteriore da parte degli occhi. Per non parlare della cervicale infiammata e di dolori alla schiena che possono coinvolgere anche spalle e clavicole. Inoltre, il continuo digitare sui tasti con l’utilizzo dei pollici potrebbe favorire la tensione muscolare degli arti superiori con disturbi ai polsi e alle articolazioni delle dita. Alcuni esperti sostengono addirittura che, continuando così, ci ritroveremo presto ad essere sempre più ricurvi e gobbi.
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