di Umberto Borellini
Quando l’abbronzatura sta per svanire, si fanno i conti con quello che l’estate ha lasciato di visibile su di noi… rughe e rughette che prima non c’erano, macchie e ispessimenti cutanei, colorito disomogeneo e un aspetto opaco e spento; “sopravvissuta” all’aggressione di sole e salsedine, la pelle in autunno tende inoltre a seccarsi ulteriormente. E’ tempo di attuare un’operazione rinnovamento! Per ridonare radiosità, tono e idratazione a viso e corpo.
I prodotti schiarenti vanno applicati soltanto sulle macchie
VERO & FALSO
Il mio parere è di concentrare l’applicazione nelle aree iperpigmentate, al fine di agire localmente e non sbiadire l’incarnato. Ma soprattutto l’autunno è il periodo ideale per proteggere la zona con SPF alti di giorno e applicare gli schiarenti alla sera. La strategia formulativa in tal senso prevede: acidi da frutta per levigare e sostituire i corneociti scuri, antiossidanti per ridurre i radicali liberi e conferire luminosità, depigmentanti (quali acido cogico, acido fitico, diacetil boldina) per bloccare la tirosinasi, ovvero l’enzima che entra in gioco nella sintesi della melanina.
I cosmetici “effetto filler” hanno un effetto transitorio
VERO & FALSO
È bene distinguere tra formulazioni “istantanee” con azione liftante temporanea e formulazioni trattanti che contengono principi attivi ad effetto antirughe, riempitivo e rimpolpante di maggiore durata. Le prime rientrano nel concetto di ‘’flash cosmetology” e rientrano nelle formulazioni ad effetto soft focus: ingannano meccanicamente la vista creando un effetto ombra sulle rughe, che sono in grado anche di distendere temporaneamente. Agiscono in pochi minuti e durano qualche ora. Gli attivi in grado di svolgere questo compito si chiamano silicati: sono totalmente sicuri e rappresentano anche le basi per primer e sieri. Le seconde, long lasting, agiscono più lentamente, contengono acido ialuronico a diverso peso molecolare, antiossidanti e peptidi. La combinazione, o meglio, la sinergia di queste due tipologie di prodotti è assai interessante perché soddisfa le esigenze di uno skincare efficace e di grande impatto funzionale.
Il retinolo è un principio attivo ben tollerato da tutti
VERO
Il retinolo, che corrisponde alla vitamina A in forma naturale, è un ottimo antiossidante e pure un cosiddetto cheratoplastico, per cui favorisce e stimola il processo di cheratinizzazione della pelle. A differenza dei suoi derivati acidi (tipo retinoico, che tra l’altro è vietato nei cosmetici), è ottimamente tollerato da tutte le pelli, dal bambino al soggetto anziano. Via libera assoluta dunque ai prodotti contenenti retinolo!
Ispessimenti cutanei conseguenti all’esposizione solare: si trattano apportando un’ottimale idratazione
VERO
Il rientro dalle vacanze è sempre un momento critico per la nostra pelle, che nei mesi estivi è stata sottoposta all’azione di sole, vento e salsedine. È fondamentale idratarla e riportare in equilibrio i parametri idro-lipidici. Il consiglio è quello di selezionare trattamenti dalle texture avvolgenti e corpose, che agiscano contro la disidratazione superficiale della cute e che siano in grado di ripristinare il giusto equilibrio nella struttura idro-lipidica. Sì a creme in grado di apportare sostanze funzionali lipofile, che vanno ad agire sulla cute secca, e sostanze idrofile e anti-evaporanti perfette per la cute disidratata. Gli attivi vanno scelti tra quelli ad elevato potere idratante e anti-age: l’estratto di barbabietola, un valido anti-evaporante; l’olio di cotone, che potenzia la funzione barriera della pelle; e il burro di karité, in grado di svolgere una profonda azione ristrutturante. Non dimentichiamoci, poi, dell’efficacia dell’acido ialuronico, delle mucillagini, dell’olio d’argan e dei ceramidi, nel trattenere l’acqua nei tessuti. La loro azione non è quella di ostacolare – o bloccare – la naturale traspirazione cutanea, come fanno certi petrolati od oli minerali molto occlusivi, ma quella di creare sulla pelle un sottile e invisibile film protettivo.
Prendersi cura del corpo durante l’autunno: la parola chiave è polisensorialità
VERO
La cosmesi polisensoriale rappresenta quella parte della cosmetologia che ricerca un legame tra pische e bellezza; studia le sensazioni di benessere che possono derivare dall’utilizzo di un dermocosmetico con una profumazione particolare o una texture specifica. Quel momento che dedichiamo alla bellezza della pelle può diventare un attimo di piacere anche per la mente. Sappiamo come la pelle possa tradurre emozioni, stati d’animo e salute, e la pelle è il primo mezzo di comunicazione che abbiamo con il mondo esterno. L’obiettivo della cosmesi polisensoriale è di stimolare le emozioni positive. Così come l’utilizzo di vari profumi ed essenze può condizionare la scelta di un cosmetico piuttosto che un altro, allo stesso modo una texture può influenzare l’intera beauty routine quotidiana. Non è un caso che la maggior parte delle donne utilizzi la crema nutriente o il siero come trattamento notte, per concedersi una coccola prima di andare a letto; una texture troppo corposa può risultare scomoda al mattino quando si è di fretta e con mille cose a cui pensare. Queste “piccolezze” sono alla base della cosmesi polisensoriale perché possono influenzare la scelta d’acquisto e di utilizzo di un dermocosmetico piuttosto che un altro.