A cura di Silvia Fossati
È RESPONSABILITÀ PRIMARIA DELL’ESTETISTA OTTENERE TUTTE LE NECESSARIE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE TECNOLOGIE CHE INTENDONO INTRODURRE NEI LORO CENTRI…
L’attività dell’estetista che utilizza apparecchiature estetiche a tecnologia avanzata sta evolvendo da una concezione di pura operatività verso una vera e propria funzione “manageriale” che vede l’estetista stessa coinvolta nel garantire la qualità delle prestazioni erogate e la riduzione dei rischi connessi all’uso dei dispositivi. Alcune tecnologie oggi molto in voga possono infatti causare danni anche gravi, se non rispettano le direttive da seguire non solo dal punto di vista dei criteri costruttivi ma anche rispetto alle procedure da utilizzare e alle cautele d’uso da adottare. Risulta quindi evidente come l’informazione e la formazione siano fondamentali per la tutela degli operatori stessi oltre che dei clienti.
Come orientarsi nella scelta di un’apparecchiatura di qualità?
Quando parliamo di qualità, è bene sottolineare che con questo termine si intende riferirsi non soltanto alle performance, ma anche alle caratteristiche costruttive e di sicurezza, al rispetto della normativa vigente, e al mantenimento della funzionalità durante l’intero periodo di utilizzo. Emerge di conseguenza l’importanza di scegliere un’azienda fornitrice affidabile. È evidente che – prima di procedere all’acquisto – si dovrà richiedere (e visionare attentamente) il manuale d’uso dell’apparecchiatura, dove sono riportate alcune informazioni obbligatorie, tra le quali evidenziamo:
• identificativo dell’apparecchio
• caratteristiche tecniche
• dichiarazione di conformità
• raccomandazioni generali e per la sicurezza
• raccomandazioni e avvertenze specifiche
• modalità d’impiego
• programmazione
• manutenzione.
È consigliabile inoltre discutere con il fornitore ulteriori importanti aspetti finalizzati a utilizzare al meglio le apparecchiature acquistate, che principalmente riguardano il servizio e l’assistenza postvendita, identificando un tempo massimo tra la chiamata e l’esecuzione dell’intervento tecnico, e concordando uno schema di manutenzione programmata con relativi costi. Altrettanto importante è verificare che il materiale informativo relativo all’apparecchiatura, e quello da esporre all’interno del proprio Centro estetico, non rechi messaggi di pubblicità ingannevole che potrebbero anche esporre l’operatore estetico a rischi di denuncia per abuso della professione medica.
Un criterio di scelta fondamentale è, infine, la formazione offerta (anche con riferimento alle apparecchiature per le quali non è previsto l’obbligo): un’azienda seria e affidabile deve fornire ai propri clienti un’adeguata preparazione, in grado di comprendere in maniera chiara le potenzialità offerte dalle tecnologie.
I requisiti del centro, in breve
Le norme di sicurezza richiedono obbligatoriamente:
- Una cabina dedicata senza superfici riflettenti (specchi, vernici, parti in alluminio, ecc.)
- Un cartello da apporre sulla porta che segnali la seduta in corso con la dicitura di legge “Pericolo raggio laser”
- Un ulteriore cartello da appendere alla porta per l’obbligo di indossare gli occhiali di protezione
- I regolamentari occhiali di protezione per il cliente devono essere fissi (indossati) e non semplicemente appoggiati sugli occhi (con cordino elastico).
- Il Centro si deve avvalere di un Medico del Lavoro che periodicamente disponga visite mediche oculistiche obbligatorie per i dipendenti che utilizzano la tecnologia laser (D.L. n.81/2008)
- È richiesta la nomina del TSL (Tecnico della Sicurezza Laser), identificato da insegna apposta nel Centro.
- Registro manutenzione della tecnologia laser che riporti esito del collaudo e degli interventi di manutenzione obbligatori 1 volta all’anno.
- Nelle cabine dove si effettuano i trattamenti laser devono essere esposti e ben visibili i rischi per chi si sottopone a raggio laser.
- Interlock, sistema di blocco automatico dell’apparecchiatura collegato all’apertura della porta della cabina (richiesto obbligatoriamente solo in alcune Regioni).
Laser per epilazione: un percorso formativo “ideale”
La teoria
- Che cos’è il laser, caratteristiche e azioni
- Effetti della luce sui tessuti
- Anatomia del pelo ed effetti dello spot sulle varie fasi di crescita
- Controindicazioni
- Parametri dell’apparecchiatura
- L’importanza della consultazione, il consenso informato, i test di sensibilità e la scheda operativa, come pianificare le sedute
- Marketing: prezzi consigliati e consigli per la vendita
La pratica
- Pulizia della cute e rasatura dei peli
- Selezione e impostazione dei programmi di trattamento e relativi parametri
- Metodo di lavoro, manualità e posizioni
- Sequenza di trattamento passo a passo e accorgimenti a seconda della zona trattata
- Prodotti da utilizzare durante il trattamento
- Raccomandazioni e prodotti post trattamento
- Come ottenere risultati ottimali, e in quali casi non si ottengono risultati soddisfacenti
Aspetti di sicurezza
- Scheda tecnico informativa 21b
- Distinzione delle classi laser
- Precauzioni generali
- Significato delle etichette di avvertimento
- Rischi all’occhio e alla pelle con i diversi tipi di laser
- Possibili interazioni del laser con l’ambiente circostante
- Normative di sicurezza
- Caratteristiche tecniche, pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria dell’apparecchiatura
- Sinergia con altre apparecchiature
Quale formazione? Certamente sulle caratteristiche, sull’utilizzo e sulle metodiche proprie dell’apparecchiatura, ma anche sui parametri “fisico-biologici” collegati al trattamento (questo anche per chiarire come i nuovi sistemi – frutto dell’evoluzione tecnologica – possano essere più “performanti” rispetto a equivalenti macchinari del passato prossimo).
Focus: laser
Nel caso in cui l’estetista decida di introdurre nel proprio centro un’apparecchiatura che sfrutta la tecnologia laser, occorre affrontare due punti molto importanti: la formazione e le norme di sicurezza. Nelle due schede di riferimento (21a e 21b) nella sezione “Modalità di applicazione, di esercizio e cautele d’uso” si richiama infatti la necessità di un corso di formazione, obbligatorio per poter utilizzare il laser per l’epilazione (scheda 21b), ma altrettanto importante anche per il laser a bassa potenza (scheda 21a).
La formazione sull’utilizzo del laser è normalmente demandata all’azienda fornitrice, ma nella scheda tecnico-informativa non è definito uno specifico programma, solo indicazioni generiche. I corsi dovranno comunque avere un’adeguata durata temporale, con una verifica finale per l’accertamento dell’avvenuto apprendimento. Sottolineiamo che nella classificazione internazionale (funzione della pericolosità) delle sorgenti laser, le apparecchiature laser per l’epilazione occupano la posizione di maggior rischio: la classe 4.
Anche per quanto riguarda i cosiddetti “soft laser”, è necessario che gli utilizzatori seguano un corso di formazione e che conoscano (come richiesto dalla scheda 21A), quali sono le norme di sicurezza e quali i mezzi di protezione da adottare. I laser che rientrano nelle apparecchiature identificate in questa scheda sono come max consentito di classe 3R, quindi con un indice di pericolosità decisamente inferiore; ciò non di meno la sicurezza e le necessarie azioni per garantirla e mantenerla debbono essere elementi fondamentali per un servizio di qualità.
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